Capitalismo umanistico

Il capitalismo umanistico è un concetto che cerca di unire l'umanesimo, in particolare le esigenze di sicurezza e salute delle persone e dell'ambiente, con un'economia di mercato e le sue dinamiche. Tale approccio viene spesso considerato come un compromesso tra le idee del capitalismo moderno e del socialismo democratico.

Muhammad Yunus descrive il capitalismo umanistico come un mondo degli affari socialmente consapevole, in cui gli investitori si accontentano di recuperare i propri investimenti, senza cercare ulteriori guadagni sotto forma di dividendi.[1] L'idea del capitalismo umanistico è legata alla necessità di apportare cambiamenti fondamentali all'economia odierna, poiché richiede una sinergia tra settori non a scopo di lucro e a scopo di lucro. Secondo questa visione, tale sistema può diventare una forza di successo per guidare il cambiamento economico e sociale, a patto che gli investitori si impegnino ad accettare una diminuzione del rendimento finanziario in favore del bene sociale. La filantropia è un concetto fondamentale per il capitalismo umanistico. Sebbene l'imprenditoria sociale sia in costante crescita, coloro che ne prendono parte affermano che "la trasformazione di un'idea in un'operazione aziendale sostenibile attraverso un processo pratico presenta sfide critiche, soprattutto durante la fase di finanziamento iniziale".[2]

  1. ^ (EN) Muhammad Yunus, Creating a World Without Poverty: Social Business and the Future of Capitalism, PublicAffairs, 7 dicembre 2007, ISBN 978-1-58648-626-6. URL consultato il 27 aprile 2023.
  2. ^ (EN) Genny Ghanimeh, Social Entrepreneurs Don't Have It Easy Raising Capital, su Entrepreneur, 14 gennaio 2015. URL consultato il 28 aprile 2023.

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